Home Page

   
   
Classificazione Pianeta Terrestre
Distanza dal sole Perielio (46,00 Milioni di Km)
Afelio (69,81 Milioni di Km)
Eccentricità 0,20563069
Periodo Orbitale 87,96 Giorni Terrestri
Diametro Equatoriale 4879,4 Km
Periodo di Rotazione 58,65 Giorni Terrestri
Inclinazione Assiale 0,01 Gradi
Temp. Superficiale Tra -173 e 426 Gradi Celsius
   
   
     
Mercurio è il pianeta più vicino al Sole; a causa di questa sua vicinanza, è difficile osservarlo, infatti il pianeta è visibile, molto vicino al Sole, soltanto poco prima dell'alba o subito dopo il tramonto, nelle notti molto serene, nel resto del tempo, è oscurato dalla luce solare. Mercurio si trova a soli 58 milioni di chilometri dal Sole, poco più di un terzo della distanza Terra-Sole. La sua orbita è molto ellittica, il pianeta la percorre in soli 88 giorni, più velocemente di qualsiasi altro pianeta, allo stesso tempo, Mercurio ruota lentamente su se stesso: il giorno, cioè la durata di una rotazione, su Mercurio dura 59 volte più che sulla Terra. Mercurio ha una caratteristica particolare, dovuta al suo moto: se ci fossero degli abitanti sul pianeta essi vedrebbero il Sole sorgere al mattino, poi calare brevemente ed infine risalire ancora, allo stesso modo, alla sera lo vedrebbero calare, risalire un poco in cielo e infine tramontare. Mercurio non ha né satelliti né anelli, si tratta di un pianeta molto spoglio, infatti non possiede nemmeno una vera e propria atmosfera, ma solo un tenue straterello di gas che non basta a ripararlo dagli intensi raggi solari. Per questo motivo non c'è nemmeno dell'acqua sul pianeta: i raggi solari la farebbero subito evaporare. In realtà, non ci possono essere abitanti su Mercurio: nessuna forma di vita tra quelle che conosciamo riuscirebbe a resistere sul pianeta, a causa della temperatura elevatissima.
 
Esso compie tre rotazioni ogni due rivoluzioni intorno al Sole, il risultato è che un qualsiasi punto della sua superficie rimane esposto ai raggi solari per ben 176 giorni terrestri. Data la vicinanza del Sole, si puo immaginare l'effetto che ne deriva. La temperatura di Mercurio durante l'insolazione può arrivare a 420 C, mentre sul lato in ombra scende fino a 180 gradi sotto zero. Mercurio non possiede atmosfera perché, come la Luna, ha una massa troppo piccola, la forza di gravità non è responsabile soltanto della caduta dei corpi, ma si occupa anche di tenere legati due corpi celesti in un'orbita e di trattenere attorno ad un pianeta le particelle di gas che costituiscono un'atmosfera. La sua intensità dipende anche dalla massa del corpo che la esercita: se la massa è piccola, la forza di gravità è insufficiente a trattenere le particelle di gas ed esse scappano via dal pianeta. In effetti Mercurio è il più piccolo pianeta del Sistema Solare. E' grande solo un terzo della Terra: misura 4.878 chilometri di diametro. La sua massa è pari a 330 miliardi di miliardi di tonnellate: per noi è una massa di tutto rispetto, ma pari a soltanto il 6 % di quella terrestre. La densità di Mercurio è 5,43 volte quella dell'acqua, di poco inferiore a quella della Terra. Il pianeta è costituito per l'80% da un grosso nucleo di materiale ferroso.
 
L'enorme pressione degli strati sovrastanti fa sì che probabilmente il nucleo si trovi allo stato liquido, questo nucleo è circondato da un mantello di silicati, il quale a sua volta è ricoperto da una crosta, proprio come la Terra. Alla mancanza di atmosfera è dovuto anche l'aspetto della superficie di Mercurio. Il pianeta è ricoperto, come la Luna, di crateri grandi e piccoli e di enormi scarpate. Essi si sono formati (e continuano a formarsi ancora oggi) nell'impatto con le meteoriti cadute sul pianeta. Queste si disgregano in minuscoli frammenti e formano la polvere che ricopre il suolo. I crateri più grandi hanno diametri anche di 200 Km e vengono detti bacini. Il più famoso è il Bacino Caloris. La maggior parte delle informazioni su Mercurio ci sono state fornite dalla sonda Mariner 10, lanciata nel 1973.

 

 

 

   
   
Classificazione Pianeta Terrestre
Distanza dal sole Perielio (107,47 Milioni di Km)
Afelio (108,94 Milioni di Km)
Eccentricità 0,00677323
Periodo Orbitale 224,70 Giorni Terrestri
Diametro Equatoriale 12103,7 Km
Periodo di Rotazione 243 Giorni Terrestri
Inclinazione Assiale 2,64 Gradi
Temp. Superficile Tra -45 e 500 Gradi Celsius
   
   
     
Venere è il secondo pianeta in ordine di distanza dal Sole ed è anche il più vicino a noi. Spesso viene scambiato per una stella, o addirittura per un disco volante, è visibile nelle vicinanze del Sole, per qualche tempo all'alba e per qualche tempo al tramonto, secondo il ciclo di cui abbiamo già parlato. Il pianeta deve il proprio nome al suo aspetto attraente; Venere era infatti la dea della bellezza e dell'amore nell'antica Roma.
La luminosità di Venere non è dovuta solo alla sua vicinanza al Sole; il pianeta è ricoperto da una spessa coltre di nubi, che riflettono ben il 76 % della luce solare. Tutti i pianeti riflettono una parte della luce del Sole, ma questo è il valore più alto di tutto il Sistema Solare. Il pianeta ha dimensioni, massa e densità confrontabili con quelle terrestri. Tuttavia, mentre la Terra è il luogo ideale per lo sviluppo della vita, Venere è decisamente inospitale, la sua atmosfera è composta per lo più di anidride carbonica e di acido solforico, un gas altamente tossico per gli esseri viventi. L'anidride carbonica è la maggiore responsabile dell' effetto serra, che è presente anche qui sulla Terra: i raggi solari che giungono al suolo non riescono ad essere riflessi all'esterno. Parte di questa radiazione, quella infrarossa, resta intrappolata al di sotto delle nubi e riscalda il pianeta. Dato che l'atmosfera di Venere è molto più ricca di anidride carbonica rispetto a quella terrestre, il suo effetto serra è molto intenso. Inoltre il pianeta è vicino al Sole e quindi riceve una maggior quantità di radiazione. Per questi motivi su Venere la temperatura raggiunge i 475 gradi C, una temperatura così alta da poter fondere un metallo. Inoltre l'atmosfera è composta da elementi pesanti quindi la pressione atmosferica è molto alta. Essa raggiunge le 92 atmosfere al suolo, pari alla pressione che c'è a 900 metri di profondità in mare.
 
Un astronauta che si trovasse sul pianeta verrebbe schiacciato immediatamente. Venere non possiede né satelliti né anelli. Il pianeta si muove intorno al Sole lungo un'orbita quasi circolare, alla distanza di 108 milioni di chilometri, una rivoluzione completa dura 225 giorni terrestri. La rotazione di Venere è stata a lungo un enigma. Generalmente si determina il periodo di rotazione di un pianeta osservando un punto della sua superficie e misurando il tempo che impiega a ripresentarsi nella stessa posizione. Tuttavia la superficie di Venere è permanentemente nascosta dalle nubi, quindi questo metodo non si può applicare. Recentemente, i radar hanno permesso di scorgere la superficie, infatti le onde radio riescono a penetrare le nubi. Quello che si è scoperto è abbastanza insolito. Le nubi hanno un periodo di rotazione di 4 giorni terrestri, mentre il pianeta ne impiega ben 243, cioè una rotazione dura più di una rivoluzione. Inoltre, entrambi ruotano in senso inverso rispetto a tutti gli altri pianeti del Sistema Solare. In termini tecnici, si dice che la rotazione è retrograda. Ciò significa che, se ci trovassimo su Venere, vedremmo sorgere il Sole ad Ovest e tramontare ad Est, al contrario che sulla Terra. Venere è stato l'obiettivo di molte missioni spaziali, tra le quali le sonde sovietiche della serie Venera e le sonde statunitensi Mariner. Alcune di queste sonde sono state danneggiate dall'atmosfera del pianeta. Altre missioni, come laPioneer Venus Orbiter, hanno avuto più successo. Nel 1990, la sonda Magellan ha esplorato la superficie del pianeta attraverso il suo radar, e ne ha fornito una mappa completa. Su Venere non esiste acqua, a causa delle alte temperature che la farebbero evaporare. Il suolo di Venere è una distesa desertica di roccia di colore giallo-rossastro, in gran parte pianeggiante.

 

 
Tuttavia ci sono anche degli altipiani e alcune catene montuose, alte anche diverse migliaia di metri. Non esistono grossi crateri sul pianeta. Certamente anch'esso ha subito degli scontri con meteoriti, ma l'atmosfera ha attutito l'urto e ha eroso la superfice, cancellandone le tracce. Gran parte della roccia su Venere è di origine vulcanica. Esistono infatti molti vulcani, alcuni dei quali ancora attivi. Si pensa che la struttura interna del pianeta sia simile a quella terrestre: un nucleo di materiale ferroso circondato da un mantello di roccia e una crosta esterna dello spessore di un centinaio di chilometri.

 

 

   
   
Classificazione Pianeta Terrestre
Distanza dal sole Perielio (147,09 Milioni di Km)
Afelio (152,09 Milioni di Km)
Eccentricità 0,016 710 219
Periodo Orbitale 365,25 Giorni Terrestri
Diametro Equatoriale 12 756,2 Km
Periodo di Rotazione 1 Giorno Terrestri
Inclinazione Assiale 23,4 Gradi
Temp. Superficiale Tra -89 e 57 Gradi Celsius
Velocità Orbitale Tra 29,29 e 30,28 Km/sec = 108000 Km/h

Velocità di rotazione
La Terra è il terzo pianeta in ordine di distanza dal Sole, ed il più grande dei pianeti terrestri del sistema solare, sia per quanto riguarda la massa sia per il diametro. È il pianeta su cui vivono tutte le specie viventi conosciute, l'unico corpo planetario del sistema solare adatto a sostenere la vita: sulla sua superficie infatti si trova acqua in tutti e tre gli stati (solido, liquido, gassoso) e un'atmosfera composta in prevalenza da azoto e ossigeno. Questa, assieme al suo campo magnetico, la protegge dai raggi cosmici. La formazione della Terra è datata a circa 4,54 miliardi di anni fa. Essa possiede un solo satellite naturale, la Luna, la cui età, stimata analizzando alcuni campioni delle rocce più antiche, è risultata compresa tra 4,29 e 4,56 miliardi di anni. Il suo asse di rotazione è inclinato rispetto alla perpendicolare al piano dell'eclittica: questa inclinazione, combinata con la rivoluzione della Terra intorno al Sole, è causa dell'alternarsi delle stagioni.
 
Le condizioni atmosferiche primordiali sono state alterate in maniera preponderante dalla presenza di forme di vita, le quali hanno creato un diverso equilibrio ecologico, plasmando la superficie del pianeta. Circa il 71% della superficie è coperta da oceani ad acqua salata, mentre il restante 29% è rappresentato dai continenti e dalle isole. La superficie esterna è suddivisa in diversi segmenti rigidi, o placche tettoniche, che si spostano lungo la superficie in periodi di diversi milioni di anni. La parte interna, attiva dal punto di vista geologico, è composta da uno spesso strato relativamente solido o plastico, denominato mantello, e da un nucleo, diviso a sua volta in nucleo esterno, dove si genera il campo magnetico, e un nucleo interno solido, costituito principalmente da ferro e nichel. Tutto ciò che riguarda la composizione della parte interna della terra resta comunque pura ipotesi e manca di verifica e osservazione diretta.
 
Importanti sono le influenze esercitate sulla Terra dallo spazio esterno; infatti la Luna è all'origine del fenomeno delle maree, stabilizza lo spostamento dell'asse terrestre e ha lentamente modificato la lunghezza del periodo di rotazione del pianeta (rallentandolo); un bombardamento di comete durante le fasi primordiali ha giocato un ruolo fondamentale nella formazione degli oceani e, in un periodo successivo, alcuni impatti di asteroidi hanno provocato significativi cambiamenti delle caratteristiche della superficie e ne hanno alterato la vita presente. Il simbolo astronomico della Terra è un cerchio con all'interno una croce: la linea orizzontale rappresenta l'equatore, mentre quella verticale un meridiano.

 

 

 

   
   
Classificazione Pianeta Terrestre
Distanza dal sole Perielio (206,64 Milioni di Km)
Afelio (249,22 Milioni di Km)
Eccentricità 0,09341233
Periodo Orbitale 686,96 Giorni Terrestri
Diametro Equatoriale 6804,9 Km
Periodo di Rotazione 1,02 Giorni Terrestri
Inclinazione Assiale 25,19 Gradi
Temp. Superficiale Tra -140 e 20 Gradi Celsius
   
   
     
Marte è il quarto pianeta del Sistema Solare, quello che conosciamo meglio. Esso deve il suo nome al dio romano della guerra, forse a causa del suo colore rosso. Il suolo di Marte è ricco di ossidi di ferro, che gli danno il caratteristico colore. Marte è detto anche pianeta rosso, è uno dei pianeti più piccoli del sistema solare: il suo diametro misura 6.840 Km (poco più di metà di quello terrestre) e la sua massa è circa un decimo di quella della Terra.  Il pianeta si trova ad una distanza media di 228 milioni di Km, una volta e mezzo la distanza Terra-Sole. Esso percorre la sua orbita in 687 giorni terrestri, mentre ruota attorno al proprio asse in 24 ore e 37 minuti: il giorno marziano ha dunque più o meno la stessa durata del nostro. L'asse di rotazione del pianeta è inclinato sul piano orbitale più o meno come quello terrestre, sulla terra l' alternarsi delle stagioni è dovuto all'orbita terrestre attorno al Sole e all'inclinazione del suo asse di rotazione. Lo stesso avviene su Marte. Il pianeta ha un ciclo stagionale come il nostro. Lo possiamo notare dalla presenza di due calotte di ghiaccio sui poli del pianeta. Queste calotte sono composte di acqua e anidride carbonica ghiacciate e la loro dimensione varia con le stagioni. La temperatura media su Marte varia da 14 gradi sotto zero durante l'estate marziana a -120 in inverno, con una media di 40 sotto zero. Certo fa più freddo che sulla Terra, ma le condizioni ambientali su Marte sono quelle più simili alle nostre in tutto il Sistema Solare.  Ciò che manca, però, è l'acqua. Essa non è presente allo stato liquido sul pianeta, ma solo in forma di ghiaccio. L'atmosfera marziana è molto sottile. Essa è composta quasi del tutto da anidride carbonica, con tracce di azoto e pochissimo ossigeno. Il cielo di Marte non è azzurro come quello della Terra, un astronauta che si trovasse sul pianeta vedrebbe un cielo rossastro, nell'atmosfera è sospesa una polvere contenente ossidi di ferro. Sulla superficie marziana abbondano i canali, come il letto asciutto di un fiume. Questo fa pensare che l'acqua sia davvero esistita in passato sul pianeta. 
 
Gli astronomi del secolo scorso si accorsero che sulla superficie di Marte comparivano delle macchie scure attorno a questi canali; l'aspetto delle macchie variava nel corso dell'anno. Essi pensarono che i canali fossero dei fiumi e le macchie fossero zone ricoperte di vegetazione. Forse il pianeta ospitava la vita! Questa credenza si diffuse molto rapidamente e diede origine al mito della vita su Marte. In realtà oggi sappiamo che le macchie sono depositi di sabbia, spostati dai fortissimi venti che soffiano sul pianeta. Anche se si è smesso da molto tempo di credere ai marziani, la fantascienza ci ripropone ancora questo mito. Ma che cosa c'è di vero? Le prime sonde ad atterrare su Marte sono state le Viking 1 e 2, lanciate nel 1975 per raccogliere informazioni sul suolo e sull'atmosfera di Marte. Queste sonde contenevano anche degli apparecchi per compiere esperimenti di biologia. Si cercavano infatti le tracce di eventuale presenza di vita. Le ricerche ebbero risultati controversi, ma in nessun caso confermarono questa presenza. Nell'estate del 1996 è stata diffusa una notizia che ha attirato l'attenzione di moltissima gente. Su un pezzo di roccia proventiente da Marte, caduto in Antartide circa 13.000 anni fa e trovato nel 1984, sono state trovate le tracce fossili di un organismo simile ad un batterio. L'organismo sembra avere un'età di 3.6 miliardi di anni! Questa scoperta potrebbe indicare che in passato una qualche forma di vita potrebbe essere esistita su Marte.Tuttavia ci sono ancora molti dubbi al riguardo, è ancora troppo presto per dire con certezza che sia esistita la vita sul pianeta. Negli ultimi anni sono state progettate diverse missioni spaziali dirette all'esplorazione di Marte. Il pianeta è l'unico in tutto il Sistema Solare che possa essere colonizzato dall'uomo, in un lontano futuro. La recente missione  Mars Pathfinder è servita per raccogliere dati sul suolo di Marte e sulla sua atmosfera e per verificare se è possibile uno sbarco sul pianeta.
 
Marte possiede due satelliti piuttosto piccoli e di forma irregolare: Deimos e Phobos. In greco, i due nomi significano "terrore" e "paura", proprio perchè si accompagnano a Marte, dio della guerra. Deimos e Phobos ruotano intorno a Marte rivolgendo al pianeta sempre la stessa faccia, come fa la Luna con la Terra. Questo avviene perché essi impiegano lo stesso tempo a compiere una rotazione ed una rivoluzione. Questo fenomeno è molto comune tra i satelliti del Sistema Solare.

 

 

   
   
Classificazione Gigante Gassoso
Distanza dal sole Perielio (740,74 Milioni di Km)
Afelio (816,08 Milioni di Km)
Eccentricità 0,04839266
Periodo Orbitale 11,86 Anni Terrestri
Diametro Equatoriale 142984,0 Km
Periodo di Rotazione 0,41,Giorni Terrestri (9 Ore 55 Minuti)
Inclinazione Assiale 3,13 Gradi
Temp. Superficiale In media -121 Gradi Celsius
   
   
     
Giove è il quinto pianeta del Sistema Solare ed è il più grande. La sua massa è 318 volte quella terrestre, cioè ben due volte e mezzo quelle di tutti gli altri pianeti messi insieme.  Il suo volume è così grande che potrebbe contenere 1.300 pianeti come il nostro. La sua forza di gravità, inoltre, è tale che un uomo di 70 Kg su Giove ne peserebbe 185. Essa influenza perfino le orbite dei pianeti vicini. Giove è il quarto oggetto più luminoso del cielo, dopo il Sole, la Luna e Venere. Giove è un pianeta gassoso,  la sua densità è minore di quella della Terra, è composto per i tre quarti da un enorme corpo di idrogeno allo stato liquido, circondato da un'atmosfera spessa e densa di idrogeno, elio e metano. Probabilmente all'interno c'è anche un nucleo centrale roccioso. Giove è ricoperto di nubi di cristalli di ammoniaca ghiacciata e composti del fosforo, del carbonio e dello zolfo. Le nubi si dispongono in fasce orizzontali alternate di vari colori, che si muovono in senso opposto l'un all'altra. Esse vengono spinte da venti fortissimi e raggiungono velocità maggiori di 600 Km all'ora. L'attrito tra le diverse fasce produce dei vortici, che appaiono come macchie di forma ovale. Il più grande tra questi vortici è la Grande Macchia Rossa. Si tratta di un'enorme tempesta nell'atmosfera di Giove, essa appare come una macchia ellittica di colore rossastro, lunga ben 25.000 Km e alta 12.000. La Grande Macchia Rossa è ben visibile ed è conosciuta da più di 300 anni, cioè da quando Giove è stato osservato al telescopio le prime volte.
 
Giove orbita intorno al Sole in quasi 12 anni, ad una distanza di circa 780 milioni di chilometri. Il pianeta ruota attorno al proprio asse molto velocemente: un giorno su Giove dura meno di 10 ore. Il pianeta possiede un campo magnetico molto forte, ma con i poli invertiti rispetto a quello terrestre. Se portassi una bussola su Giove, l'ago segnerebbe il Sud al posto del Nord. Gli astronomi hanno scoperto che Giove emette due volte più energia di quella che riceve dal Sole. Questo significa che deve possedere qualche sorgente interna di energia. Probabilmente il pianeta si sta contraendo lentamente: questo meccanismo libera calore. Infatti si pensa che la temperatura nel centro di Giove sia di 20.000 gradi. Giove possiede almeno 16 satelliti, ma forse ce ne sono altri ancora sconosciuti. I quattro satelliti più grandi (Io, Europa, Ganimede e Callisto) sono noti fin dal 1610, quando per la prima volta Galileo Galilei li osservò al cannocchiale. Per questo motivo essi vengono detti satelliti galileiani. Giove è stato visitato per la prima volta nel 1973 da una sonda, il Voyager 1. In seguito il Voyager 2, le sonde Pioneer 10 e 11 e la sonda Ulysses si sono avvicinate al pianeta per studiarlo. La missione più recente è quella della navicella Galileo della NASA, che si trova ancora in orbita attorno al pianeta.
 
Nel dicembre del 1996, la navicella ha sganciato una sonda che è penetrata nell'atmosfera di Giove e ha inviato informazioni sulla sua composizione e sul campo magnetico del pianeta. Il Voyager 2 scoprì dei deboli anelli intorno a Giove, questo fu una sorpresa, perché si pensava che soltanto Saturno ne possedesse. Gli anelli di Giove sono molti sottili e poco luminosi. Essi si estendono fino a 130.000 Km di distanza dal pianeta. Sono composti da minuscole particelle di roccia e ghiaccio; probabilmente si tratta di qualche piccolo satellite di Giove che si è frantumato. Nel luglio del 1994, la cometa Schoemaker-Levy è precipitata su Giove. L'evento è stato molto spettacolare ed è stato seguito dagli astronomi e dal pubblico con grande interesse. La cometa si è spezzata in almeno 21 frammenti prima di scontrarsi con Giove. Ogni frammento, nell'impatto con l'atmosfera del pianeta, ha lasciato dei segni molto evidenti.

 

 

 

   
   
Classificazione Gigante Gassoso
Distanza dal sole Perielio (1649,46 Milioni di Km)
Afelio (1503,98 Milioni di Km)
Eccentricità 0,05415060
Periodo Orbitale 29,45 Anni Terrestri
Diametro Equatoriale 120536,0 Km
Periodo di Rotazione 0,44 Giorni Terrestri (10 Ore 47 Minuti)
Inclinazione Assiale 26,73 Gradi
Temp. Superficiale In media -130 Gradi Celsius
   
   
     
Saturno è il secondo pianeta per grandezza dopo Giove, al quale assomiglia per molti aspetti. È uno dei pianeti più noti, grazie al suo spettacolare sistema di anelli che lo rende così caratteristico. Il pianeta orbita intorno al Sole ad una distanza di un miliardo e 429 milioni di Km, completando una rivoluzione in 29,5 anni: ogni stagione dura 7 anni terrestri. Esso ruota rapidamente attorno al suo asse: il giorno su Saturno dura solo 10 ore e 39 minuti. Anche Saturno è un pianeta gassoso, ed è il più leggero di tutti. La sua densità è di appena 0.7, minore di quella dell'acqua: se esistesse un oceano abbastanza grande da contenerlo, esso galleggerebbe.  A causa della bassa densità e della rapida rotazione, Saturno è un pò schiacciato. La forza centrifuga dovuta alla rotazione, spinge verso l'esterno le regioni del pianeta che ruotano più velocemente, cioè quelle più vicine all'equatore, producendo una forma schiacciata ai poli. Il pianeta ha un colore giallastro, dovuto alle nubi che lo ricoprono. Come su Giove, anche su Saturno ci sono tempeste e vortici. L'atmosfera di Saturno è composta soprattutto di idrogeno ed elio, con un po' di metano, ammoniaca e vapore acqueo. Vi soffiano venti fortissimi, con velocità anche di 1.800 Km all'ora. Sotto l'atmosfera sta un grande strato di idrogeno liquido, come quello di Giove, e un piccolo nucleo solido al centro. Come Giove, anche Saturno non possiede una vera e propria superficie. Non c'è separazione tra atmosfera e interno del pianeta, scendendo verso il centro, si incontra gas sempre più denso e caldo. Saturno ha una massa pari a 95 volte quella della Terra.
 
Come Giove, anch'esso si sta contraendo lentamente, generando energia. La temperatura nel centro è di 12.000 gradi. La sua somiglianza con Giove non finisce qui: anche Saturno possiede un campo magnetico molto intenso, con le polarità invertite rispetto a quelle del campo magnetico terrestre. Saturno è stato visitato dalla sonda Pioneer 11 nel 1979 e dal Voyager nel 1980. Nessuna sonda è penetrata nell'atmosfera del pianeta. Gli anelli di Saturno sono conosciuti da molto tempo, furono osservati per la prima volta da Galileo all'inizio del '600, ma con il suo semplice cannocchiale lo scienziato non riuscì a capire di che cosa si trattasse. Fu Christian Huygens a identificarli nel 1655, con uno strumento più potente. La loro bellezza non è dovuta solo ai colori o all'ampiezza, ma anche al fatto che sono molto luminosi. Gli anelli più grossi sono in realtà costituiti da migliaia di anelli più sottili. Il sistema di anelli di Saturno è enorme, essi si dispongono in un disco sottile, del diametro di 275.000 Km (quasi la distanza Terra-Luna!) ma spesso soltanto 3 Km. Gli anelli sono costituiti da una miriade di particelle di roccia, polvere e ghiaccio (silicati, materiali ferrosi e anidride carbonica ghiacciata). Da un telescopio a terra si vedono facilmente due grossi anelli luminosi (detti anelli A e B) ed uno più debole, l'anello C. Ci sono anche degli anelli più scuri tra uno e l'altro, cioè divisioni tra gli anelli. La più famosa è la divisione di Cassini. Saturno possiede almeno 18 satelliti, dei quali il più grande è Titano. Esso è il secondo più grande satellite del Sistema Solare, dopo Ganimede.
 
Saturno ha molti satelliti di piccole dimensioni, nascosti tra gli anelli.Si pensa che ce ne possano essere molti altri che ancora non conosciamo. Titano è l'unico satellite del Sistema Solare a possedere un'atmosfera piuttosto densa. Essa contiene azoto e composti del carbonio, uno degli elementi che costituiscono le cellule degli esseri viventi, e la sua pressione è simile a quella dell'atmosfera terrestre. Nell'ottobre del 1997, la navicella spaziale Cassini è stata lanciata verso Saturno. Una volta raggiunto il pianeta, essa rilascerà la sonda Huygens, destinata a penetrare nell'atmosfera di Titano.

 

 

   
   
Classificazione Gigante Gassoso
Distanza dal sole Perielio (2735,55 Milioni di Km)
Afelio (3006,38 Milioni di Km)
Eccentricità 0,04716771
Periodo Orbitale 84,07 Anni Terrestri
Diametro Equatoriale 51118,0 Km
Periodo di Rotazione 0,71 Giorni Terrestri (17 Ore 14 Minuti)
Inclinazione Assiale 97,77 Gradi
Temp. Superficiale In media -205 Gradi Celsius
   
   
     
Il pianeta Urano è gassoso, si può dire che è il fratello minore di Giove e di Saturno. Infatti ha molte analogie con essi, oltre che con Nettuno. Non era noto nell'antichità, ma è stato scoperto nel 1781 da Herschel. Infatti è troppo distante per poter essere visto ad occhio nudo. Urano ha un aspetto "liscio" ed un colore verde-azzurro. La sua forza di gravità non è stata sufficiente a trattenere i gas leggeri della sua atmosfera, l'idrogeno e l'elio. Sono rimasti solo i più pesanti, in particolare il vapore acqueo, l'ammoniaca e il metano. È proprio al metano, molto abbondante sul pianeta, che si deve il suo colore azzurro. Pur essendo più piccolo degli altri pianeti gassosi, Urano ha una massa 14 volte maggiore di quella terrestre ed è abbastanza grande che potrebbe contenere oltre 60 pianeti come la Terra. Urano ruota attorno al suo asse in 17 ore e 14 minuti, ciò che lo distingue dagli altri pianeti è che il suo asse di rotazione è inclinato di 98 gradi sul piano della sua orbita: il pianeta, cioè, è praticamente "sdraiato" e ci rivolge alternativamente i due poli.
 
Al contrario di quello che avviene sulla Terra, i poli di Urano ricevono molta più luce e calore di quanto non ne riceva l'equatore. Urano dista dal Sole 19 volte più della Terra, a quella distanza, riceve solo lo 0.3% della luce solare che riceve il nostro pianeta. Esso compie una rivoluzione in 84 anni circa, ha compiuto quindi soltanto due orbite e mezzo da quando è stato scoperto. Su Urano, come su Giove e Saturno, soffiano dei forti venti, con velocità fino a 600 Km all'ora. Il pianeta ha un campo magnetico molto intenso. Nel 1977 si è scoperto che anche Urano possiede degli anelli, se ne contano undici. Essi sono più piccoli e meno luminosi di quelli di Saturno e riflettono solo il 3% della luce che ricevono dal Sole. Urano è stato visitato nel 1986 dalla sonda Voyager 2, la quale ha raccolto molte informazioni sul pianeta e sui suoi anelli. Più recentemente, anche il Telescopio Spaziale Hubble ha inviato belle immagini di Urano. E' stato proprio grazie al Voyager che sono stati scoperti la maggior parte dei 15 satelliti di Urano.
 
Infatti soltanto i 5 satelliti più grandi erano già conosciuti prima della missione. È probabile che ce ne siano molti altri, più piccoli: è una caratteristica dei pianeti gassosi quella di avere un gran numero di satelliti. I cinque più grandi satelliti di Urano sono: Titania, Oberon, Umbriel, Ariel e Miranda. Tutti i satelliti portano i nomi di personaggi delle opere di Shakespeare e di Pope, i due grandi poeti inglesi del XVI e XVII secolo.

 

 

   
   
Classificazione Gigante Gassoso
Distanza dal sole Perielio (4459,63 Milioni di Km)
Afelio (4536,87 Milioni di Km)
Eccentricità 0,00858587
Periodo Orbitale 164,88 Anni Terrestri
Diametro Equatoriale 49528,0 Km
Periodo di Rotazione 0,67 Giorni Terrestri (16 Ore 6 Minuti)
Inclinazione Assiale 27,32 Gradi
Temp. Superficiale In media -220 Gradi Celsius
   
   
     
Nettuno è l' ultimo pianeta del Sistema Solare. È intitolato al dio del mare. Nel secolo scorso due astronomi, l'inglese Adams e il francese Le Verrier, si accorsero che l'orbita di Urano non seguiva perfettamente le tre leggi di Keplero. Non era possibile che le leggi fossero sbagliate! Essi si convinsero che ci doveva essere un corpo celeste ancora sconosciuto vicino ad Urano e con una massa abbastanza grande da poterne disturbare l'orbita. Nel 1846 questo pianeta venne effettivamente osservato al telescopio, nella posizione prevista dai loro calcoli: era stato scoperto Nettuno. Il pianeta orbita intorno al Sole ad una distanza 30 volte maggiore di quella della Terra. L'orbita richiede ben 165 anni per essere percorsa tutta. Nettuno compie una rotazione attorno al proprio asse in 16 ore e 7 minuti. Nettuno è il pianeta "gemello" di Urano, al quale assomiglia molto nella struttura e nell'aspetto. Anche Nettuno ha lo stesso colore azzurro dovuto all'abbondanza di metano nella sua atmosfera. Il metano, infatti, assorbe la radiazione rossa e riflette quella azzurra. Anche nell'atmosfera di Nettuno l'idrogeno e l'elio sono più scarsi che su Giove e Saturno.
 
L'atmosfera è molto densa e ricca di nubi, percorsa dai venti più forti di tutto il Sistema Solare: essi soffiano a ben 2.000 Km l'ora. Nettuno è un pò più più piccolo di Urano, la sua massa è solo 4 volte quella della Terra. Come Urano, possiede un nucleo roccioso, ricoperto da materiale ghiacciato, la temperatura su Nettuno raggiunge i 220 gradi sotto zero.Il campo magnetico di Nettuno è molto intenso, come quello degli altri pianeti giganti. Nell'atmosfera di Nettuno si possono notare dei vortici simili alla Grande Macchia Rossa di Giove. Il maggiore di questi vortici è la Grande Macchia Oscura. Essa è stata fotografata nel 1989 dalla sonda Voyager 2, l'unica che si sia mai avvicinata al pianeta. Nel 1994 il Telescopio Spaziale Hubble, in orbita attorno alla Terra, ha fotografato il pianeta, ma della Grande Macchia Oscura non c'era più traccia. Si trattava infatti di un vortice atmosferico, che dopo qualche anno si è dissolto. Le strisce scure che si notano sulla superficie di Nettuno sono l'ombra che le nubi più esterne proiettano su quelle sottostanti. Anche Nettuno, come Giove, Saturno e Urano, ha un sistema di anelli, anche se molto meno luminosi di quelli di Saturno.
 
Essi sono molto sottili e non si seppe della loro esistenza fino a quando Nettuno non venne esplorato dal Voyager. Gli anelli appaiono al telescopio come dei piccoli archi ai lati del pianeta.Si sono formati, come gli anelli di Giove, Saturno e Urano, dalla disgregazione di qualche piccolo satellite. Nettuno possiede 8 satelliti: quasi tutti erano sconosciuti fino a pochi anni fa e sono stati scoperti dalla sonda Voyager 2 nel 1989. Quattro di essi orbitano all'interno degli anelli. Il maggiore dei satelliti di Nettuno è Tritone; esso possiede, come Titano, un'atmosfera contenente metano e azoto, ma più tenue.